COIMA apre le porte alla certificazione WiredScore e contribuisce alla diffusione in Italia dell’innovativo protocollo per la connettività digitale

La realizzazione di immobili e infrastrutture con un elevato grado di connettività digitale rappresenta un aspetto fondamentale di allineamento agli obiettivi di sviluppo del programma Next Generation EU.

13/11/2020

Milano, 12 novembre 2020 – COIMA - piattaforma leader nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali – è fra i primi operatori immobiliari in Italia ad adottare la certificazione secondo il protocollo WiredScore per alcuni dei propri progetti: COIMA HQ, Corso Como Place, Gioia 20, Le Ville di Porta Nuova, Pirelli 35 e San Fedele sono fra gli edifici apripista alla nuova certificazione e saranno dotati di tutti i parametri richiesti per ottenere la certificazione relativa alla connettività digitale.

La certificazione WiredScore fornisce ai proprietari di immobili e agli sviluppatori criteri oggettivi e trasparenti di raffronto delle infrastrutture digitali presenti negli immobili commerciali, consentendo di individuare, valutare e classificare le costruzioni sulla base delle loro dotazioni tecnologiche.

WiredScore è applicata dal 2013 ai più importanti edifici commerciali dei maggiori mercati immobiliari (New York, Londra, Parigi, etc..) e prevede i livelli Certificate, Silver, Gold, Platinum a seconda dello sviluppo e della dotazione di infrastrutture digitali di ogni building.

La costruzione di edifici secondo gli standard richiesti da WiredScore assicura che l’immobile sia tecnologicamente all’avanguardia e pronto per ospitare i business della prossima generazione. Gli edifici certificati WiredScore sono iscritti in un registro pubblico a garanzia della massima trasparenza.

“Oggi più che mai stiamo sperimentando nella vita di tutti i giorni come la connettività digitale giochi un ruolo importante nella continuità del business. L’adesione di COIMA alla certificazione WiredScore non solo ci permette di offrire ai nostri tenant infrastrutture digitali affidabili e resilienti nell’adattamento alle nuove esigenze che anche i cambiamenti sociali richiedono, ma rappresenta anche la strada che il Paese deve intraprendere per raggiungere nel più breve tempo possibile gli obiettivi digitali del programma europeo Next Generation” ha dichiarato Manfredi Catella, CEO di COIMA.

In Italia, COIMA è già stata apripista di alcune fra le più importanti certificazioni internazionali. Torre Unicredit a Milano è stato ad esempio nel 2005 il primo edificio italiano certificato LEED. Oggi la società annovera nel proprio portafoglio 34 edifici certificati LEED per oltre 400.000 mq, che rappresentano circa il 40% delle certificazioni dell’intera città di Milano. A questi se ne aggiungono 15 in via di sviluppo, 10 dei quali riceveranno anche la certificazione WELL.

COIMA ha inoltre avviato il percorso per certificare Porta Nuova LEED e WELL for Community: sarà il primo progetto al mondo di riqualificazione urbana di quartiere a ottenere la doppia certificazione, contribuendo al posizionamento di Milano e del Paese tra i territori più avanzati nel perseguire la leadership in iniziative ESG con impatto misurabile e trasparente.

Le due certificazioni, complementari tra loro, analizzano dunque gli aspetti sociali, ambientali ed economici dello sviluppo di Porta Nuova, documentando il coinvolgimento della comunità nel creare un distretto attraverso l’attivazione degli spazi pubblici, la creazione di un modello economico urbano innovativo e replicabile, e di strumenti di comunicazione con la comunità.

Porta Nuova oggi ospita oltre 20.000 residenti, oltre 60 brand internazionali presenti con più di 35.000 professionisti (con una crescita di oltre il 30% prevista entro il 2022), 11 milioni di visitatori all’anno, con una stima di incremento a 15 milioni entro il 2025.

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Lorenzo Barbato

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